Chiropratica Diquigiovanni
DA 30 ANNI LA CHIROPRATICA BOLOGNA
ITA  |  ENG [javascript protected email address]
Chiropratica Diquigiovanni

Il controllo Chiropratico

Il chiropratico è un professionista qualificato a identificare, trattare e prevenire gli effetti biomeccanici e neurofisiologici relativi a disordini statici e dinamici del sistema neuro-muscolo-scheletrico. Parole difficili per dire che ci prendiamo cura della vostra colonna e della vostra salute, risolvendo i blocchi articolari quando li troviamo.

 

Lo studio delle problematiche legate all'insorgere di blocchi articolari, spinali o periferali, si chiama kinesiopatologia. Tali blocchi, che nel gergo chiropratico, vengono chiamati sublussazioni, colpiscono tutti indistintamente da età, sesso, livello di attività e impiego. Sono infatti molto più comuni di.....un comune raffreddore!

 

Le cause che determinano la genesi di un blocco articolare sono diversi ma si possono riassumere in tre grandi categorie:

 

  • Traumi fisici
  • Fattori biochimici
  • Fattori emotivi

 

Se leggendo questa lista vi ritrovate in una di queste categorie allora è il caso che prenotiate subito una visita di controllo con un chiropratico. Proprio come si va dal dentista a controllare l'igiene dentale, dal chiropratico si va a controllare l'igiene spinale. Un blocco articolare è paragonabile ad una carie nella sua progressione patologica. Una carie sorge per vari motivi e rimane silente, asintomatica spesso per lungo tempo prima che ve ne accorgiate. Quando andate dal dentista con il mal di denti scoprite che la carie ha ormai raggiunto la radice. Così è il blocco spinale, non da sintomi per lungo tempo finché iniziano mal di schiena o cervicale e una radiografia mette in mostra uno stato degenerativo e un quadro artrosico ormai cronici.

 

I pazienti del nostro studio trovano molto semplice e intuitivo ricondurre le loro sintomatologie a blocchi articolari causati da traumi fisici. Vale la pena però elencare alcuni tipi di trauma che magari non sono così noti. Infatti oltre al trauma franco come può essere un colpo di frusta a seguito di un incidente stradale, di una nascita o una gravidanza traumatica o di un infortunio sportivo, bisogna anche tenere presente i microtraumi che derivano da:

 

  •  Abitudini posturali scorrette (a lavoro, a scuola, a casa, in macchina...)
  • Mancanza di o un esubero di esercizio fisico
  • Traumi da stress ripetitivo (fattori occupazionali come l'uso del mouse, azioni ripetitive..etc)

 

Che sia un trauma franco o una sommatoria di abitudini scorrette, il risultato è una lesione del complesso articolare. Questo porta ad una perdita di movimento e di funzione e alla deposizione di tessuto cicatriziale nella capsula articolare, nei muscoli, nei legamenti e tendini in prossimità del blocco articolare stesso. Oltre a questi cambiamenti biomeccanici, a seguito di un trauma, accadono anche importanti variazioni neurologiche come

 

  • spasmo muscolare
  • vasocostrizione dei capillari (meno sangue alle zone lesionate)
  • stimolazione dei recettori del dolore
  • inibizione dei meccanocettori (che crea una interferenza nella comunicazione tra l'articolazione spinale e il cervello)

 

Quando una persona è ansiosa, preoccupata o arrabbiata, si dice che "è teso". Seppur una dicitura molto generica, ciò che succede nel corpo è proprio questo. Situazioni di stress emotivo cronico contribuiscono a creare un blocco articolare spinale.

 

Tensione muscolare cronica, spasmi e contratture, variazioni del metabolismo cellulare del tessuto muscolare sono cause dirette di una riduzione di movimento e poi di variazioni posturali che possono diventare croniche.

 

L'importanza di un controllo chiropratico risiede nel fatto che spesso i blocchi articolari sono asintomatici, ossia non producono alcun dolore o sensazione conscia. Tuttavia producono invece diversi effetti nel corpo, alcuni elencati di seguito. Il blocco articolare:

 

  • diminuisce drasticamente la stimolazione di importanti recettori all'interno dell'articolazione riducendo così il flusso di informazioni al cervello, che sono vitali per il funzionamento del nostro apparato muscolo scheletrico
  • diminuisce la propriocezione, ossia la capacità di stare in equilibrio e di coordinazione del movimento
  • aiuta l'insorgere di spasmi muscolari e una riduzione cronica dell'apporto di sangue alle strutture interessate rendendo più difficile la guarigione dei tessuti lesionati perché il sangue non circola a sufficienza

 

Tutto ciò porta a una degenerazione precoce di quelle articolazioni che sono cronicamente bloccate, consumando la cartilagine, calcificando la capsula articolare e limitandone ancor di più il movimento. Questo è stato dimostrato sia per quanto riguarda articolazioni periferiche e sia per quelle della colonna vertebrale. La mancanza cronica di mobilità in una articolazione è un fattore primario nella formazione di quadri artrosici e discopatie degenerative.

 

Spero di non essere stato troppo tecnico ma di avervi fatto capire l'importanza di un check-up chiropratico.

Vi aspettiamo in studio.

 

Alessandro Diquigiovanni

Doctor of Chiropractic (UK)